giovedì 20 ottobre 2016

L'affaire Dylan

Prendiamo Dylan, per esempio.
Com'è arrivato a noi e com'è arrivato a meritarsi, o meno, il premio Nobel per la Letteratura?
Viene da un periodo in cui non c'erano facebook o twitter, non c'erano internet, youtube o spotify.
E allora com'è arrivato alle nostre orecchie e al nostro cuore?
Come abbiamo imparato a fruire della sua arte e dell'arte di tutti quelli vissuti in era pre-media?


In quegli anni, all'inizio della seconda metà del secolo scorso, chi iniziava a fare musica non lo faceva per ottenere like e visualizzazioni (almeno non proprio tutti), ma perché, in varie forme e stili, aveva qualcosa da dire, aveva voglia di esprimere la propria opinione. I "canali" erano pochi e bisognava accontentarsi della cantina, del locale di provincia e, da "grandi", della radio locale.
Con questi mezzi per arrivare lontano dovevi avere necessariamente qualcosa di buono da dire o da far sentire.
Quindi, dopo oltre mezzo secolo di carriera, cosa e come è arrivato a noi di Bob Dylan?
E' arrivato il messaggio, l'idea, il pensiero di cui lui e la sua arte, si sono fatti latore. Questo non fa di lui un letterato come non fa di lui un musicista, ma, semplicemente, un artista.
O meglio: egli stesso è ARTE.
E in quanto arte non potrà mai rispondere al telefono.
   

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